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Immagine del redattoreDott. Emanuele Pace

SCIOGLIERE LE CONTRATTURE E LE TENSIONI MUSCOLARI PER RIEQUILIBRARE LA POSTURA E ALLEVIARE IL DOLORE


In condizioni fisiologiche la colonna vertebrale presenta tre curvature: la prima a livello del collo, la seconda a livello toracico e la terza a livello lombare, che hanno rispettivamente la funzione di sostenere e ammortizzare il carico della testa e del torace, gli eventuali sovraccarichi esterni e quelli provenienti dall’impatto dei piedi con il suolo.

Una postura corretta è essenziale per mantenere queste curvature naturali, al contrario di quanto si verifica quando si assumono posizioni sbagliate e non fisiologiche (soprattutto se mantenute per lunghi periodi di tempo) in cui i muscoli subiscono pressioni o tensioni innaturali che generano dolore.

Alcuni atti protratti nel tempo, come piegarsi in avanti, incurvarsi, sbilanciare il corpo da un lato, impongono infatti uno sforzo sia sui muscoli sia sui legamenti, che tentano di mantenere il più possibile l’equilibrio delle strutture anatomiche della colonna vertebrale, con conseguente comparsa di affaticamento e dolore.

Un peso corporeo eccessivo e condizioni quali rigidità o tono muscolare ridotto, spesso presenti quando lo stile di vita è particolarmente sedentario, o al contrario in lavori pesanti o sportivi, non fanno che aggravare lo sforzo cui i muscoli e i legamenti sono sottoposti e contribuiscono alla comparsa di dolore che, in funzione della sede maggiormente sollecitata, potrà presentarsi come dolore cervicale, dorsale o lombare.

Tra le cause che portano ad assumere una postura scorretta, alcune attività professionali e la posizione tenuta davanti al computer, alla televisione, durante la lettura e di notte sono le più importanti.

Tuttavia, anche il semplice stare dritti in piedi e camminare può portare, se non si fa attenzione, alla comparsa di dolore: il richiamo materno, tipico dell’infanzia “stai diritto con la schiena, non stare storto” ha una valenza medica elevata, proprio perché, se si impara ad assumere una corretta postura, è più facile che essa venga mantenuta negli anni, prevenendo la comparsa di dolore alla schiena che, in assenza di cause patologiche, è principalmente correlato a un problema puramente muscolare.

Le contratture muscolari possono verificarsi in diverse occasioni in cui i nostri movimenti, seppur meccanici, non rispondono in modo fluido ma con un indurimento e pre-stiramento del muscolo, in cui le fibre muscolari si torcono o si tirano in modo deleterio. Il meccanismo che fa scattare la contrattura è quello di un azione di difesa, nel momento in cui il tessuto muscolare sopporta una sollecitazione oltre il proprio limite. Un carico eccessivo sulla muscolatura determina la contrazione, sopratutto quando il distretto muscolare è privo di riscaldamento, oppure subisce movimenti bruschi.

Il risultato è una sintomatologia costituita da dolore non forte ma diffuso in tutta l’area, mancanza di elasticità del muscolo durante i movimenti e un tono aumentato alla palpazione. Si possono creare con il tempo dei trigger point, vere e proprie zone dolorose.

Per agire su come sciogliere una contrattura efficacemente, è importante iniziare da un iniziale risposo dopo la contrattura, seguito dalle attività di massaggio decontratturante, in grado di favorire l’afflusso di sangue ai muscoli e allungamento della muscolatura stessa.

Anche lo stretching e qualche esercizio aerobico che non implichi sforzo sul muscolo, possono supportare il lavoro del massaggiatore per sciogliere una contrattura. Il massaggio in questione allenta le tensioni muscolari e ottiene dei benefici anche contro il dolore.

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